Intervista all'Ing. Francesco Cicillini su GenovaImpresa - Allegato a "Il Sole 24 Ore".

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Intervista all'Ing. Francesco Cicillini, CEO Elsel s.r.l., sul numero 3-2020 di GenovaImpresa,  Allegato a "Il Sole 24 Ore".

Elsel risponde alle esigenze del cliente di progettare e realizzare apparecchiature elettroniche e elettromeccaniche complesse destinate a operare in ambienti molto particolari.
Il reparto R&D ha competenze diversificate (progettazione elettronica, firmware, progettazione meccanica, valutazioni affidabilistiche, test ecc.) maturate in anni di collaborazione con i maggiori gruppi industriali nazionali e internazionali.
Negli ultimi anni ci siamo cimentati nel progetto e nella realizzazione di complessi alimentatori per il settore radaristico, rack di comando e controllo
nel settore navale, pannelli di interfaccia uomo/macchina in ambito difesa terrestre e tanto altro.

Stante il ruolo di Elsel nella catena di fornitura, siamo sempre impegnati in progetti di sviluppo.
L’obiettivo primario della nostra società è quello di rimanere costantemente agganciati alla conoscenza delle
migliori tecnologie presenti sul mercato e avere la capacità di customizzarle per renderle applicabili ai settori
nei quali operiamo. Talvolta collaboriamo con l’Università:attualmente, per esempio, è in corso un progetto
con l’Università di Pisa per valutare l’applicazione di unaloro ricerca a un nostro prodotto - un Sensore Anemometrico
utilizzato per il controllo balistico.
Se fino a qualche anno fa l’obiettivo primario della formazione delle risorse di Elsel era quello di accrescere
e/o mantenere le competenze tecniche, da qualche tempo è emerso in modo assolutamente evidente che
alla formazione tecnica è fondamentale associare una formazione manageriale e di competenza degli strumenti gestionali atti a consentire all’azienda di interfacciarsi
al meglio con i clienti. Per questo sono stai messi in atto processi formativi per la gestione dell’ERP aziendale
(SAP). Per quanto riguarda la formazione manageriale, stiamo partecipando a un interessantissimo progetto
promosso da Leonardo con Elite (società di Borsa Italiana) che sta mettendo in evidenza tutta una serie di
debolezze intrinseche alle PMI e sta proponendo anche meccanismi di risoluzione delle stesse.
E poi ci sono i mercati internazionali. Oggi una quota importantissima degli ordini dei nostri clienti deriva da
contratti internazionali e pertanto ci viene richiesto di supportarli attraverso forme di assistenza sul luogo o di
accordi con aziende del posto per delocalizzare parte della produzione.
L’approccio ai mercati internazionali, soprattutto in un settore complesso come quello della difesa, è particolarmente
difficoltoso, fondamentalmente a causa dell’aspetto dimensionale dell’azienda. Quando ci troviamo
a competere su questi mercati non è l’aspetto tecnico a metterci in difficoltà, ma tutta la procedura che consente
di arrivare ad acquisire l’ordine e portarlo positivamente alla conclusione. Sicuramente un rapporto sinergico
con il nostro cliente, il suo supporto e le referenze che possono mettere in campo sono tutti elementi
acceleranti e che possono contribuire alla crescita dell’azienda.
Noi ci stiamo attivamente impegnando in un percorso di crescita perché pensiamo che sia l’unica strada per
rispondere a un mercato globale in cui la capacità di reagire ai cambiamenti (la flessibilità tipica delle PMI, come
la Elsel) debba essere associata a una capacità di programmazione di medio periodo relativa alle scelte
tecnologiche, agli investimenti, ai mercati di sbocco.
Un player globale come Leonardo può significativamente contribuire e accelerare questi processi.